“Ho smesso”: Marco Bocci, dopo anni non ce la fa più | Ecco cosa è successo
La dura ammissione di Marco Bocci che non si nasconde più e dice apertamente che ha smesso di cercare qualcosa che non c’è più.
Marco Bocci era un attore sulla cresta dell’onda quando la malattia lo ha colpito. Una malattia inaspettata, che forse lo ha cambiato in maniera profonda, molto più di quello che lui stesso possa forse comprendere ed immaginare. Un attore di talento, un padre affettuoso e un compagno presente, questo è Marco Bocci.
Nato a Marschiano nel ’78 ha raggiunto aka notorietà come commissario Nicola Scialoja nella serie televisiva “Romanzo Criminale“, anche se questo è solo uno dei tanti ruoli che ha poi ricoperto. Subito dopo è infatti stato Domenico Calcaterra nella serie TV “Squadra Antimafia“, in cui si è messo alla prova con un ruolo piuttosto controverso.
Prima di approdare in Tv Marco è stato un attore di teatro, palcoscenico dove ha esordito nel 2000 ad appena 22 anni, giovanissimo. Non sono poi mancati ruoli cinematografici e infine giudice per il talent show Amici di Maria De Filippi. Tutti ruoli ricoperti sempre con estrema professionalità.
Era il 2019 quando la malattia è entrata nella sua vita, colpendolo duramente, in una maniera quasi distruttiva.
La malattia
Sembra che fosse un virus che appartiene all’ampia famiglia dell’herpes, quello che ha colpito Marco Bocci. Un vero e proprio dramma il suo, di cui paga lo scotto ancora oggi. Perchè distruttiva la malattia era realmente e ha divorato parte dei suoi ricordi e ancora oggi l’attore ha vuoti di memoria.
Un virus raro, per cui trovare la cura non è stato semplice e che ha colpito una parte del cervello, non solo agendo sulla memoria, ma anche e soprattutto sul linguaggio.
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Il racconto a Le Iene
La scorsa edizione de Le Iene, si è caratterizzata per la presenza, puntata dopo puntata di un protagonista venuto a raccontare la sua storia. Così si sono alternati Guè Pequeno, Emma Marrone, Paola Barale e anche Marco Bocci. Proprio quest’ultimo ha parlato della sua malattia.
“Per molto tempo ho parlato un linguaggio incomprensibile“, così esordisce, ma poi pensa a quello che è stato il problema maggiore, la memoria “Chi sono veramente? Me lo sono chiesto spesso. Poi ho smesso di cercare. Anzi, mi piace immaginare che forse è stato quasi un colpo di fortuna, che forse nel mio passato c’era qualcosa che dovevo assolutamente davvero dimenticare“.