Vasco Rossi, sapete dove abita il Re del Rock? Tra lusso e stile
Vasco Rossi, svelata la splendida abitazione del cantante. Tra lusso e stile, scopriamo dove vive il Re del rock
Vasco Rossi nasce il 7 febbraio 1952 a Zocca, un paesino in provincia di Modena. Il suo nome è stato scelto da suo padre per onorare un suo compagno con cui ha condiviso la detenzione in Germania durante la seconda guerra mondiale. Soprannominato “Il Blasco” e “Il Komandante” dal suo fan club ufficiale, Vasco è un provocautore, come si è autodefinito, di grande successo.
Fin dalla tenera età, Vasco si differenzia per il suo stile ribelle, fuori dagli schemi e con “una vita spericolata”. Decide di intraprendere gli studi universitari a Bologna, prima Economia e Commercio e poi Pedagogia. Ben presto, però, si rende conto della sua propensione per la musica e decide di abbandonare gli studi per inseguire il suo sogno. Nel 1975, in collaborazione con alcuni amici, fonda Punto Radio, ovvero una radio libera che lo definisce come apprezzato dee-jay in Emilia Romagna.
La sua vera passione, però, è di produrre testi e sogna di diventare un celebre cantautore. Inizia, quindi, ad esibirsi in serate-eventi con la sua chitarra e dimostra a tutti il suo talento. Nel 1978 pubblica il suo primo album intitolato “Ma che cosa vuoi che sia una canzone“. Purtroppo non ha il successo sperato, nonostante contenga il brano “Albachiara“, uno dei capolavori di Vasco con cui conclude ogni suo concerto.
Il vero successo arriva con il quarto album “Siamo solo noi” del 1981. L’anno seguente partecipa al Festival di Sanremo con il brano “Vado al massimo“. Anche in questa occasione, Vasco è al centro delle polemiche poichè decide di abbandonare il palco infilandosi il microfono in tasca, segno evidente di provocazione. Nel 1983 partecipa e vince il Festivalbar con la canzone “Bollicine“, il cui testo fa chiari riferimenti all’uso della cocaina. Vasco Rossi nella sua carriera professionale ottiene un successo senza precedenti, ma purtroppo non è ciò che accade nella sua quotidianità. Il re del rock, infatti, inizia a vivere una vita proibita e spericolata, fatta di eccessi, lusso e vizi.
Vasco Rossi, tra lusso e stile, svelata la sua abitazione
In molte occasioni, Vasco Rossi ha condiviso con i suoi fan momenti della sua vita privata. In molti conoscono bene dove vive il noto provocautore ed è tappa fissa per i fan di tutto il mondo che sperano di incontrarlo. La sua villetta si trova a Zocca, paese in provincia di Modena in cui è nato, ed è stata costruita su un antico borgo.
Particolarmente evidente è l’ingresso della sua abitazione, unica nel suo genere. Infatti, i muri e le cancellate sono colme di scritte e dediche da parte dei fan. All’interno della casa, lo stile è accogliente e caldo, ma sicuramente ricco di personalità proprio come il suo proprietario. Il colore prevalente all’interno è il bianco ed altre sfumature di tonalità chiare con un contrasto del pavimento in parquet scuro. Una delle stanza maggiormente mostrate dall’icona del rock è il suo studio musicale, il suo rifugio, in cui è presente un amplificatore, un microfono e una poltroncina rossa.
Vasco Rossi, una vita spericolata di droga ed eccessi
Durante un’intervista a Vanity Fair, il re del rock Vasco Rossi ha raccontato di se, della sua carriera e dei periodi bui che ha dovuto affrontare. Come ha affermato il cantante, è sopravvissuto solo grazie alla sua musica che ha sempre messo al primo posto: “Sono sopravvissuto alla droga e agli eccessi di quegli anni. Ne ho combinate di cazzate, ma le ho anche pagate tutte. Gli anni ’80, quelli più stupidi del secolo ma anche i più belli e divertenti e, per me, gli anni irriverenti di Colpa d’Alfredo, di Ogni volta, Vita spericolata e di Bollicine”.
Negli anni ’90, il rocker attraversa un periodo di depressione per la perdita dei suoi amici Lolli, Massimo e Marietto. Anche questa volta a salvarlo è stata proprio la musica. Sono gli anni di “Vado al massimo”, “Siamo solo noi”, “Vivere” e “Sally, capolavori che tutt’oggi sono degli inni generazionali. Vasco afferma: “non sono un sopravvissuto io. Io sono un ‘Super Vissuto’“.