Marco Columbro il ricordo devastante della malattia che lo ha colpito: “Mi sono svegliato un mese dopo”
Il conduttore Marco Columbro ha fatto una confessione circa la malattia che lo ha colpito rivelando dettagli inediti
Uno dei conduttori che negli anni Novanta ha fatto la storia della televisione italiana in coppia con Lorella Cuccarini è lui, Marco Columbro. Insieme hanno cambiato la televisione italiana degli anni novanta presentando i Paperissima, Buona Domenica e la maratona Trenta ore per la vita. Purtroppo ha dovuto subire uno stop per via di una malattia devastante che lo ha colpito cambiando per sempre la sua vita.
L’esordio per Columbro avviene nel 1975 con la partecipazione allo sceneggiato Marco Visconti, per la regia di Anton Giulio Majano. Circa le esperienze da conduttore, invece, quest’ultime cominciarono nel 1980 con Buongiorno Italia, venendo scelto, successivamente, per doppiare il pupazzo Five mascotte della rete, presente in Pomeriggio con Five, primo pupazzo approdato in Mediaset.
Come anticipato Marco crea un bellissimo sodalizio artistico con Lorella Cuccarini dando vita alle trasmissioni più seguite dell’epoca, che ancora oggi rappresentano un pezzo importante della storia della tv italiana. A cavallo tra il 1999 e il 2000, Marco Columbro fu colpito da una malatti devastante che gli ha cambiato completamente la vita e che ha voluto ripercorrere in una intervista rilasciata a Oggi è un altro giorno, programma condotto da Serena Bortone.
Marco Columbro il dramma devastante raccontato in tv
Il conduttore e attore Marco Columbro, ospite della trasmissione di Serena Bortone, Oggi è un altro giorno, oltre a ripercorrere la sua carriera artistica fiorente, ha parlato anche di uno dei momenti più bui e terribili della sua vita: il conduttore fu colpito da un’aneurisma celebrale che gli ha causato un’emorragia e che l’ha costretto all’operazione. Al risveglio dal coma, la percezione della vita per Columbro è completamente cambiata.
Un anno difficile da dimenticare, Marco ha raccontato quell’episodio terribile che gli è costato un mese di coma e molto tempo sulla sedia a rotelle: “Io ho detto: ‘Chiama un medico, fammi portare in ospedale perché ho un mal di testa talmente forte da sbattere la testa contro il muro. Mi sono accasciato sul letto e mi sono svegliato un mese dopo”. I ricordi sono molto vaghi, complici soprattutto le numerose medicine che “ti bloccano la capacità di connessione con la parte più profonda”.
Dopo il coma il risveglio in carrozzina non è stato assolutamente facile: “Al risveglio mi sono trovato su una sedia a rotelle, mi stavano portando in camera, e io non capivo. Io dissi: ‘No, voglio alzarmi e camminare’”.
L’attore ha vissuto questo momento terribile ma che ha segnato nuove consapevolezze circa l’importanza della vita: “Ti rendi conto che ogni mattino che ti svegli devi dire grazie che sono ancora su questo pianeta, che posso fare le cose, e che la vita è attaccata veramente a un filo. Non sai se ci sei ora, ma domani potresti non esserci”.