Fabio Fazio e la rivelazione inedita dopo l’addio: “E’ andata così”
Fabio Fazio e la rivelazione inedita dopo l’addio alla Rai: ecco la dichiarazione, i dettagli e le curiosità della vicenda
Nel mondo dello spettacolo non si parla d’altro che dell’addio di uno dei pilastri che per quaranta lunghi anni ha regalato all’azienda Rai momenti davvero significativi: stiamo parlando di lui, Fabio Fazio. Purtroppo, dopo il mancato rinnovo per il suo programma Che tempo che fa, l’uomo ha deciso di percorrere nuove strade, svelando nel dettaglio qual è il suo pensiero.
Dobbiamo necessariamente ricordare che Fabio Fazio con la sua trasmissione Che tempo che fa, in onda su Rai 3 con l’aiuto di Luciana Littizzetto, ha portato in esclusiva alla portata di tutto delle interviste davvero inedite come quella a Papa Francesco e ad Obama. Queste hanno segnato un’epoca e il pubblico lo ricorda molto bene.
Purtroppo, come anticipato, Fabio Fazio non ha visto rinnovato il suo contratto dall’azienda Rai, una scelta sofferta a cui sicuramente è rimasto male ma che non ha riservato affatto rancore nei confronti della Rai che è stata parte della sua carriera artistica e della sua crescita professionale e di cui, ha assicurato, non parlerà mai male nonostante la scelta.
Quello che ha fatto infuriare i colleghi di Fazio e il pubblico a casa è stato il tweet di Matteo Salvini con una frase davvero spiacevole: “Belli ciao”. Con l’ironia che la contraddistingue, Luciana nella puntata andata in onda la scorsa settimana ha canticchiato “Con le mani ciao ciao” divertendo particolarmente il pubblico e Fabio Fazio.
Fabio Fazio e i motivi inediti dietro il mancato contratto
Dopo la decisione di non rinnovare il contratto a Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, i due hanno accettato la proposta di Nove e approderanno con un nuovo programma a partire dal prossimo autunno. Nella sua rubrica pubblicata dal settimanale Oggi, “Senza Impegno2, Fazio ha spiegato i motivi dietro questa scelta, specificando di non sentirsi affatto una vittima.
L’uomo, infatti, ha confessato: “Nessun vittimismo e nessun martirologio: detesto entrambe le forme di autocommiserazione. Non è proprio il caso. Semplicemente è andata così: continuerò il mio lavoro altrove e come ogni inizio sarà un’opportunità per inventare cose nuove e nel tempo tentare nuove strade.
Il suo lavoro, come spesso ha accennato, consiste semplicemente nel fare televisione allontanandosi dai meccanismi politici. Più volte si è anche sentito “merce pericolosa” nel suo luogo di lavoro, cosa che gli avrebbe provocato una emozione spiacevole: “La sensazione di essere merce pericolosa e non una risorsa della propria azienda non è gradevole. Il mio lavoro consiste nel fare televisione e non nel cercare un faticoso equilibrio con questo o quell’esponente politico a cui chiedere aiuto. Per fortuna non frequento nessuno e incontro Ministri ed esponenti di partito esclusivamente nello spazio pubblico della trasmissione che conduco. L’essere un irriducibile provinciale è sempre stata una salvezza”.