Gloria Zanin da Miss Italia al terribile episodio del passato| L’evento che ha segnato la sua infanzia
Gloria Zanin da Miss Italia all’episodio terribile e sconvolgente che le ha lasciato un segno indelebile nella sua vita
Un’icona di bellezza che ha segnato gli anni Novanta, soprattutto dopo la sua proclamazione nel famoso concorso di bellezza Miss Italia. Con la sua bellezza è riuscita a battere tutte le contendenti e ad aggiudicarsi la vittoria: stiamo parlando di lei, Gloria Zanin. Da quell’esperienza, la donna si è fatta strada nel mondo dello spettacolo. Purtroppo, ha raccontato in una lunga intervista di aver vissuto un episodio davvero sconvolgente che ha segnato la sua infanzia.
Ricordando quella bellissima avventura, Gloria Zanin ha voluto ripercorrere in una intervista come è nata la sua partecipazione al concorso di bellezza più importante d’Italia.
La donna ha confessato: ” Un mio amico mi iscrisse al concorso. Chiesi il permesso ai miei genitori, che inizialmente non volevano. .[…] Il mio fidanzatino mi lasciò il giorno del mio compleanno, Ferragosto, davanti al falò. All’epoca avevo 16 anni. Disse che non ero il suo tipo e che preferiva le turiste tedesche. Fu la mia fortuna. Mia sorella, vedendomi disperata, mi accompagnò alle prefinali per farmi distrarre un po’.
Gloria Zanin e l’episodio terribile vissuto nel passato
Nonostante questa fortuna incredibile che ha portato alla carriera la giovane Gloria, nel suo passato la Reginetta di bellezza ha vissuto un momento davvero terribile, cui ha deciso di parlarne ora apertamente dopo moltissimi anni. A soli otto anni la donna è stata avvicinata da un uomo che l’ha fatta salire in macchina, un pedofilo.
Dopo moltissimi anni, alla soglia dei 40 anni, la donna ha confidato apertamente quanto accaduto rivelando di aver metabolizzato l’episodio solo in età adulta. La Zanin ha raccontato l’episodio sconvolgente ai microfoni di Fanpage, rivelando che mentre tornava dal catechismo, una fiat bianca 126 con a bordo un uomo gli si accostò chiedendole informazioni e invitandola a salire in macchina. Inizialmente la bimba gli rispose di no, ma l’uomo in modo fermo le rifece la domanda continuando: “Guarda, mi sono fatto male alla mano, ho bisogno di fare la pipì, mi puoi aiutare a spogliarmi per favore?”.
La piccola venne portata in una campagna poco distante da casa sua e le venne chiesto dall’uomo di aiutarlo a slacciarsi i pantaloni: “Mi sono messa a piangere, gridavo: “Voglio la mia mamma, voglio la mia mamma”. Probabilmente ha avuto un barlume di lucidità o si è impietosito e non mi ha toccato. Mi ha detto: “Stai tranquilla, ti riaccompagno a casa, aiutami a rivestirmi”.
L’uomo la riaccompagnò e l’argomento non fu mai più toccato dai genitori che dovettero denunciare l’accaduto senza mai trovare chi, con tanta indifferenza, aveva causato dolore a quella povera bambina oggi donna che ancora si porta dietro gli strascichi di quell’episodio cosi terribile. La donna ha concluso: “Nel mio caso posso raccontarlo, ma altre vittime non sono state fortunate quanto me. I bambini non si toccano. Non si viola l’innocenza dell’infanzia. Dicono che la pedofilia sia una malattia, ma io non la giustificherò mai.