Raf, l’orrenda malattia entrata a casa sua | La toccante rivelazione dell’artista
Raf ha rivelato con una straziante intervista il morbo che aveva colpito la moglie. Scopriamone insieme i dettagli.
La malattia colpisce quando meno potresti aspettartelo, infierisce nei momenti di massima debolezza, travolge rapporti di amicizia e di vita, con pareti e affetti, lavoro & speranze per il futuro. Specie se protratta, specie se cronica la malattia può essere devastante. E non fanno eccezione i vip: quante personalità scompaiono all’improvviso perché gravemente ammalate? Sono immense tragedie.
E’ questo il caso anche di Raffaelle Riefoli, in arte Raf, noto musicante tra i più famosi della scena italiana. Un uomo che vive tra le note; ma la cui vita privata è densa di sofferenza, tale da nascondere oscuri segreti che stillano lacrime di lutto e disperazione ospedaliera.
Lacrime, ma per chi? Il riferimento è alla moglie Gabriella Labate, dalla quale ha avuto due figli. Proprio Labate ha avuto un percorso doloroso, una via crucis di ricoveri e interventi connessa a una malattia rara che l’aveva colpita. Una malattia dalla quale si è ripresa, ma quanto dolore, quanta sofferenza nell’intervista di Raf rilasciata al Corriere della Sera.
La coppia sta felicemente insieme da trent’anni (27, per l’esattezza); si tratta di una relazione che, contrariamente a quanto solitamente avviene nel mondo dei vip, resiste alla prova del tempo, sembra superare ogni avversità. Il primo incontro avvenne quando la soubrette lavorava per il Bagaglino, nella cornice di Saint Vincent; e fu subito, nelle parole di Raf, “vero amore“. Raf non l’avrebbe mai pensato, perchè “da ragazzo ero piuttosto ribelle; davo preoccupazioni continue ai miei genitori“.
La terribile malattia della moglie di Raf: un martirio ospedaliero
Quanto è durato il decorso del morbo che ha afflitto la Labate? Cinque lunghi anni. trascorsi tra medicine, pronto soccorso e infiniti ospedali. Anni che Raf non esita a definire infernali, sebbene con un innegabile capacità di rafforzarlo, di permettergli di fuoriuscirne più forte: “Abbiamo vissuto cinque anni tremendi. Inutile negare le paure, il senso di precarietà…”
Nonostante i traumi subiti, le tante cicatrici fisiche e mentali, ciò non ha alterato il profondo affetto della coppia verso i figli e non ha impedito di crescerli con amore: “E soprattutto grazie a lei, siamo riusciti a non trasmettere angoscia ai nostri figli“. Un risultato davvero lodevole.
Oggigiorno Raf ha ancora fiducia nella musica, ma senza particolari illusioni; troppa la concorrenza lì fuori, troppi i media che contendono l’attenzione dei giovani. Le canzoni, poste contro colossi quali influencer, videogiochi e la Rete possono fare poco. I bei tempi d’oro degli anni Sessanta e Settanta sono definitivamente tramontati: “Una popstar poteva dettare la linea perché aveva pochi rivali nella comunicazione con i giovani. Oggi ci sono gli influencer, i videogiochi, internet… “