Fausto Leali, il dolore è devastante: “Oggi ci ha lasciato…”
Faust Leali ha confessato un fortissimo dolore per un amico a lui caro ormai scomparso: un omaggio che commuove.
Fausto Leali oggigiorno è stato pressoché dimenticato, ma nel secondo dopoguerra era un cantante molto famoso, con un timbro tanto particolare da meritargli l’appellativo oggigiorno poco politically correct di ‘negro bianco’.
Bresciano, classe 1944, Fausto Leali si formò inizialmente come chitarrista con l’iconico Tullio Romano. Poi passò all’orchestra e al jazz col fisarmonicista Wolmer Beltrami. Iniziò qui l’approccio alla musica afroamericana, dalle sonorità malinconiche e molto adatte al timbro di Leali.
Trovò poi il successo con la musicalità del soul, tramite una versione italiana di ‘Hurt’, cioè ‘A chi’. Il disco fu al nono posto nella hit parade dell’Austria e rimase primo in classifica in Italia per un mese; se ne vendettero 4 milioni di copie, un record assoluto per l’epoca.
Presenza ricorrente (e vincente) a Sanremo dal 1960 ad oggi, Leali ebbe fasi alterne di grande successo e grandi silenzi; ricordiamo ad esempio la presenza totalizzante e assoluta ai Sanremo degli anni Sessanta, specie del 1968; salvo la scomparsa repentina, interrotta col grande successo degli anni ottanta, quando duettò al teatro Ariston con nientemeno che Mina. Risalendo poi agli ultimi anni, con le ultime comparsate televisive e la pubblicazione dell'(immancabile) biografia. Ma la sua carriera non è ancora cessata, perchè nel 2023 ha debuttato come attore di commedie con ‘Tic Toc’.
Chi ha ricordato Fausto Leali: l’insostituibile collega giornalista
Fausto Leali ha voluto commemorare, due giorni addietro, la scomparsa di un collega; passando infatti dal mondo dello spettacolo al giornalismo, Leali ha fatto un accorato tributo alla memoria di Gianni Minà. L’uomo se ne è infatti andato a ottantaquattro anni, ne ha riportata la notizia la pagina Facebook dei fan.
Sembra infatti che Gianni Minà se ne sia andato per una malattia cardiaca, dal decorso eccezionalmente veloce; non è morto solo, ma circondato dall’affetto di amici e famigliari. In particolare i parenti hanno ringraziato – per la delicatezza e il supporto -il prof. Fioranelli e lo staff della clinica Villa del Rosario. Insomma, una morte serena.
Fausto Leali lo ha ricordato come “un grande uomo un grande amico, un grande giornalista, con te ho vissuto momenti indimenticabili… Buon viaggio amico mio“.
Non rimane che augurare anche noi, a nostra volta, buon ultimo viaggio al vecchio giornalista.