Uno dei protagonisti di ‘Un posto al sole’ ha vissuto una brutta disavventura medica, una faccenda che lo ha portato dritto in ospedale. Scopriamo insieme che cos’è successo.
Se non è la serie televisiva più longeva della TV italiana, non manca ormai molto, perché lo sia: ci riferiamo naturalmente a ‘Un posto al sole’ che, dai lontani anni Novanta, continua a imperversare sugli schermi dei telespettatori italiani.
La serie tv – prima soap opera completamente italiana, Wikipedia dixit – ha mantenuto una sua forte attrattiva proprio in virtù della lunga durata, del sapiente intreccio tra società e sentimentalismo, del saper trattare (e criticare) con garbo problemi tipicamente italiani.
Le vicende della palazzina protagonista ‘risuonano’ in noi, rivediamo un po’ noi stessi nelle vicende dell’entourage protagonista. Potremmo scrivere: la somiglianza nella diversità. Dalla povertà, alla criminalità, alle vicende di ogni giorno, declinate in quella chiave tipicamente italiana.
E vi è poi naturalmente Napoli e il Vesuvio. Quella visuale che, intravista dall’alto, pare tanto bella, tanto turistica. Eppure basta discendere nel profondo, ‘scivolare’ a livello della strada per scoprirvi un’umanità brulicante, viva, insomma ‘umanissima’. È tra questa gente che ‘Un posto al sole’ prende luogo.
Uno dei protagonisti più famosi della serie, cioè l’attore Patrizio Rispo, ha recentemente confessato di essere stato ricoverato ed essere successivamente guarito da non uno, ma addirittura due tumori. La diagnosi l’ha incredibilmente ricevuta mentre girava uno spot sull’importanza della prevenzione medica.
La prima operazione che sarebbe dovuta avvenire nel 2016 venne però rinviata d’un giorno, perchè nella sala operatoria avvenne un black out. Un segno del destino, secondo l’attore: “Ero nella sala operatoria, quando andò via la corrente elettrica. Mi dissero di ritornare alla sera, che con i generatori avrebbero potuto procedere“. Addirittura Rispo si spinse a immaginare un intervento della madre, dall’aldilà, la quale simbolicamente lo avvertiva: “La corrente elettrica, quella sera, non era ancora tornata: lo interpretai allora come un segnale di mia madre, che non voleva mi operassi“.
Solo nel 2022 il tumore è stato finalmente rimosso; ma in realtà si trattava d’un doppio tumore, la cui risoluzione è stata possibile grazie ai progressi compiuti dalla scienza medica nei sette anni e più dal fatale blackout: “Ho avuto due tumori che ho tolto proprio qualche giorno fa. Ho vissuto bene con la malattia, perché temevo maggiormente le conseguenze dell’operazione. E la mia attesa vigile ha consentito alla ricerca di fare importanti passi avanti“. Insomma, una fortuna nella sfortuna; è il caso di scriverlo.