Gerry Scotti ha confessato uno dei suoi maggiori dolori, se non il principale: un lutto che lo tormenta tutt’oggi. Scopriamolo insieme.
Gerry Scotti: un nome, una garanzia. Chi non lo conosce? Se c’è un sinonimo di conduttore, fedele adepto di Mike Buongiorno, costui è Gerry Scotti. Eppure anche un uomo del genere conosce dispiaceri e dolori profondi.
La confessione è avvenuta anni fa durante un podcast di Mucchio Selvaggio, la famosa trasmissione firmata Fedez e Luis Sal, famosa per aver intervistato ‘giganti’ della scena televisiva (e non solo) italiana. Un ‘Joe Rogan de noialtri‘, insomma. L’intervista poi riemerge, ad esempio sui canali motivazionali, sebbene con evidenti forzature; l’ultimo di questi era stato ‘attitudine Alfa‘.
Gerry Scotti aveva all’epoca rivelato le sue origini umili; il padre infatti era stato un operaio addetto alle rotative del Corriere della Sera, la madre una casalinga. Egli a sua volta era poi nipote di un contadino e un panettiere, rispettivamente. Una famiglia di bassa-media classe, insomma.
Il sogno maggiore dei suoi genitori era sempre stato di avere prima un lavoro dignitoso e stabile e poi una casa popolare dove metter su famiglia. Mai, neppure nei loro sogni più arditi, avrebbero pensato che il figlio sarebbe divenuto una celebrità, un simile milionario televisivo.
Il podcast evidenziava bene il profondissimo legame di affetto che un tempo c’era tra Scotti e i genitori. Una connessione che si è purtroppo ‘spezzata’; i genitori Scotti morirono infatti all’improvviso. Per cause naturali, ma consequenziali; la madre morì infatti di notte e, la mattina del giorno dopo, perì il padre.
“Nello stesso giorno io ho perso mio papà e mia mamma, uno se n’è andato di notte e l’altro di giorno” racconta, l’emozione nella voce, Scotti. Dal nulla, senza preavviso, Scotti si ritrovò pertanto orfano dei genitori; e nulla lo aveva preparato a quella morte. Si aspettava di poter avere ancora anni insieme ai suoi amati genitori.
In particolare lo colpì allora quanto vano fosse stato essere ricco, ‘avere i soldi’; “Nonostante io ai tempi fossi già benestante, per loro non ho potuto fare niente. Questo è uno dei più grandi rimorsi che mi rimane addosso e che mi fa capire il vero valore dei soldi, che aiutano certo, ma solo a togliersi degli sfizi” ha concluso.
Una lezione di vita ‘vissuta’, secondo molti.