Gerry Scotti scoppia a piangere ricordando una persona a lui cara nella sua ospitata nel weekend a Verissimo su Canale 5, ecco cosa è successo e le sue parole
Gerry Scotti è stato ospite nel programma del pomeriggio del weekend di Canale 5 Verissimo per presentare la nuova edizione de Lo Show dei Record, la cui prima puntata è andata in onda domenica dopo il consueto appuntamento con Paperissima, per un format ormai storico della televisione italiana che da tempo conduce uno dei volti più amati del piccolo schermo. La chiacchierata con Silvia Toffanin è stata l’occasione anche per raccontare un po’ di sé e di fare una sorta di bilancio della sua carriera: “Mi sento realizzato e me ne accorgo soprattutto confrontandomi con le persone che non sono realizzate. So che ci sono tanti miei colleghi, tanto al maschile quanto al femminile, che hanno dentro qualcosa ancora da realizzare. Magari per loro è un bene, perché è una molla. Io, invece, lo sono assolutamente”.
Alla domanda se avesse invece un rimpianto, relativo a qualcosa che non è riuscito a concretizzare nella sua vita, racconta: “Non avere imparato a suonare uno strumento. Sento che sarei stato un conduttore molto più completo suonando un pianoforte o altro”.
Parlando invece della sua vita privata, è da poco diventato per la seconda volta nonno, del piccolo Pietro, e dichiara che era spaventato della possibile reazione negativa della prima nipotina Virginia: “Avevamo paura che vivesse peggio tutto questo, invece sia mio figlio Edoardo che sua moglie Ginevra sono stati bravi a spiegarle cosa stesse per succedere. Prendere in braccio Pietro è stata un’emozione intensa, ma anche molto più controllata rispetto a quando presi per la prima volta Virginia”.
Continua con tanta gioia a dichiararsi contento di questa sua nuova presenza nel suo quotidiano: “Sono felicissimo per mio figlio, perché io son figlio unico e lui anche. Entrambi, in modo diverso, abbiamo sentito il peso di questa unicità e adesso sono felicissimo che lui e Ginevra abbiano due bambini. Adesso spero nel terzo nipotino o addirittura nella coppia di gemelli!”.
Spazio alla commozione nel ricordare invece i suoi genitori: “Mia mamma e mio papà sono morti entrambi in un giorno, senza un’avvisaglia, senza una malattia, senza dare il tempo di preoccuparsi o di capire cosa fare”.
Le lacrime iniziano a scendere quando racconta: “Mia madre aveva 67 anni, era molto giovane. Mio padre se n’è andato quattro anni più tardi. Li ho salutati tutti e due la sera prima e il giorno dopo non c’erano più. Lì scopri che tu sei una pallina del pallottoliere: non provate a fare i calcoli con la vita, perché all’improvviso arriva qualcuno, scuote il pallottoliere e voi non siete più nessuno”.
Conclude la sua intervista raccontando di essere nato in un modo molto particolare: “Abitavamo in campagna, le acque si ruppero a tarda ora e c’era la levatrice del paese che impedì a mia madre di recarsi a Pavia su un’auto. Mi fece nascere sul tavolo della cucina e ne sono fiero”.