Addio Alessia Marcuzzi, la verità non è come sembra: “Mi sono fatta delle domande e…”
Per Alessia Marcuzzi è stato un addio non dettato da liti interne ma da una scelta personale di un cambiamento lavorativo, ecco di cosa si tratta
Mancava ormai da qualche anno e finalmente il gradito ritorno nelle vesti di conduttrice di Alessia Marcuzzi è divenuto realtà. La nota show girl infatti è al timone di Boomerissima, nuovo programma della prima serata di Rai 2 che cerca di raccontare le diverse posizioni e i punti di incontro tra la generazione Z e quella di chi ha vissuto nel mondo analogico. Un format che il pubblico sembra avere apprezzato come testimoniano i dati auditel delle prime due puntate con oltre un milione di telespettatori incollati allo schermo a vedere questa diatribe a suon di battute e giochi.
In occasione di questo appuntamento la presentatrice ha rilasciato un’intervista al settimanale Novella 2ooo specificando che la firma con la Rai non è stata dettata da litigi con i vertici di Mediaset ma dal suo desiderio di una nuova sfida professionale.
“Non ci sono state discussioni, è stata una mia decisione in un momento della mia vita in cui sentivo di avere bisogno di prendermi del tempo per me”. Un chiarimento doveroso dopo i numerosi rumors che invece attribuivano il motivo di questo passaggio di rete a diverbi interni.
Ecco invece nello specifico le motivazioni di questo cambiamento: “L’ho fatto nel momento giusto, in cui avevo un piano B: produco borse e creme. È una realtà che mi entusiasma molto. Credo che la pandemia abbia cambiato un po’ tutti. Sono andata in onda nel primo periodo della pandemia, poi mi sono fatta delle domande e non mi riconoscevo più di tanto“.
Alessia Marcuzzi e il suo ritorno in televisione
Non ha vissuto periodi felici durante il lockdown ma ha trovato lo stimolo per rilanciarsi: “Ci sono dei momenti nella vita in cui c’è bisogno di staccare e io l’ho fatto. Non ho abbandonato la scrittura e nemmeno l’idea di essere una performer. Ho iniziato a pensare di avere voglia di fare un programma in cui potessi mettermi in gioco”.
In conclusione ci dice perché si può definire una boomer: “Sono una boomer per tutto quello che riguarda la tecnologia. Chi mi vede sui social non lo immagina: ma un conto è postare una foto e un conto è essere bravi a maneggiare tutto ciò che è tecnologico”.
Ma si sente molto vicina alle nuove generazioni soprattutto per questa cosa: “Sono millennial per l’apertura mentale che hanno i ragazzi di adesso: non ho pregiudizi né tabù. Sono molto rigida nell’educazione dei miei figli Tommaso e Mia, ma sono molto aperta di testa”.