“Denti mancanti per le botte”: Anna Palombelli, la conduttrice confessa le violenze subite
L’esperienza di Serena Rutelli per il Grande Fratello Vip ha suscitato nella madre, la giornalista Barbara Palombelli, un’acuta riflessione. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Le esperienze più impegnative e più destabilizzanti possono essere momenti di grande formazione personale; però è altrettanto vero che si possono rivelare momenti difficili per chi ha sopportato gravi traumi. Si tratta di una questione difficile, sulla quale è certo meglio non improvvisarsi psicologi. Ciò che non ci uccide ci rende più forti, ma non sempre. A volte lascia solo terribili traumi.
E’ il caso del Grande Fratello Vip dove una delle concorrenti, Serena Rutelli, è stata a suo tempo vittima di trauma per le botte del padre. La ragazza venne poi adottata, assieme alla sorella Monica, da Francesco Rutelli e Barbara Palombelli.
La notizia dei gravi traumi sofferti dalle due figlie adottive è stata rivelata nell’ultima autobiografia della giornalista Barbara Palombelli, intitolata significativamente ‘Mai fermarsi’ (Rizzoli).
Le due figlie, racconta Palombelli, giunsero seriamente danneggiate nel corpo e nello spirito a seguito degli abusi del padre: “Avevano sette e dieci anni, coi denti mancanti per le botte del padre. Per far loro superare i traumi, abbiamo fatto tutti terapia di gruppo; io, Francesco e i fratelli. Una pratica che consiglio a ogni famiglia” ha raccontato.
Il conflitto tra Barbara Palombelli e le figlie: su cosa si litiga
Tanto i genitori quanto i (nuovi) figli si sono pertanto sottoposti a terapia di gruppo, sono andanti dallo psicologo per diverse sedute.
La Palombelli si definisce in ogni caso una leonessa, una donna capace di imporre ordine in famiglia: “Metto ordine nel caos, essendo severa mentre Francesco è più giocherellone. Ci sono stati momenti da panico e fasi dell’adolescenza in cui i figli si sono ribellati – spiega – Scriva che rimpiango seriamente collegi, servizio militare e civile obbligatorio” conclude.
I figli divergono soprattutto sul concetto di matrimonio che, odiatissimo dalla madre, è invece desiderato dalle figlie, le quali “sognano l’abito bianco e il brillante, come si vede in televisione. La loro generazione è così“.
Addirittura secondo la Palombelli “Le giovani stanno tornando indietro, non hanno coscienza della fatica sopportata per avere diritti su divorzio, aborto e parità. Vogliono il marito capofamiglia quando noi volevamo il compagno complice. Le cose importanti sono altre“.