Sinisa Mihajlovic, il ricordo dell’amico è strappalacrime: “Quando mi ha chiamato oggi…”
L’amico in questione è Paolo Brosio, il quale ha conosciuto Sinisa nel momento in cui il campione sportivo si è gettato tra le braccia del Cristianesimo, accompagnando Brosio in molte iniziative benefiche da lui promosse.
Un caro amico di Sinisa Mihajlovic ha voluto ricordarlo a Pomeriggio Cinque poche ore dopo la sua scomparsa, le sue parole sono davvero toccanti
Quello di Sinisa Mihajlovic è un lutto che ha colpito tutto il mondo dello sport e non solo. L’ex calciatore di Lazio e Inter e allenatore del Bologna ha combattuto per alcuni anni una grave forma di leucemia a cui si è arreso venerdì pomeriggio all’età di soli 53 anni. Un uomo forte, in panchina, nel campo da calcio e nella vita ma dal cuore nobile e gentile, come ha testimoniato un suo caro amico in diretta da Barbara D’Urso a Pomeriggio Cinque poche ore dopo la sua morte con delle parole cariche di affetto e con le lacrime trattenute a stento.
In particolare, ha subito raccontato della chiamata che ha ricevuto da Roberto Mancini, attuale commissionario tecnico della Nazionale, di cui Sinisa è stato secondo allenatore ai tempi dell’Inter prima del triplete, con cui ha annunciato a Paolo della morte del loro amico.
“Sinisa è stato vicino alla mia fondazione in modo incredibile, anche Roberto Mancini lo è stato. Mancini mi ha detto che la notte del 12 ha avuto un peggioramento. Quando mi ha chiamato oggi siamo scoppiati a piangere, per me era un fratello”, queste le parole di Brosio.
Paolo Brosio ricorda l’amico Sinisa Mihajlovic poche ore dopo la sua morte
Un uomo davvero per bene quello descritto da Paolo e non solo, sono infatti numerosi i messaggi di cordoglio che hanno fatto il giro dei social e tutti sottolineano l’umanità di Sinisa, in grado di aiutare chi era in difficoltà e di combattere con forza e dignità una battaglia che è stata troppo più forte di lui.
Brosio ha raccontato alcuni aneddoti riguardo alla loro amicizia, tra cui uno in particolare riguardo al suo rapporto con la fede: “Mi ha detto una volta: “Ho capito ora quanto sia importante la vita, Dio mi ha dato tutto, sarà sufficiente ciò che io ho dato a lui? Io non ho la tua fede Paolo”.
Paolo ha anche raccontato di aver portato Sinisa in Croazia per la prima volta dopo diversi anni e di averlo visto commosso quando ha ricevuto un enorme effetto in una patria che per anni è stata ostile data la sua scelta di vestire la maglia della Nazionale Serba.