Bufera La 7, ancora polemiche su Myrta Merlino: l’accusa stavolta è gravissima
Non tira una buona aria nello studio di Myrta Merlino, al centro delle polemiche per accuse mosse dai suoi dipendenti, ecco cosa è successo
L’Aria che Tira? Decisamente non buona. Giocando con il titolo del suo programma, ormai storico, che conduce dal lunedì al venerdì dalle 11.00 alle 13.30 su La 7, analizziamo cosa è successo intorno al caso che ha come responsabile la giornalista Myrta Merlino, accusata dai suoi assistenti di avere avuto dei comportamenti poco professionali all’interno del suo studio provocando una vera e propria rivolta per un’esasperazione generale che ha preso il sopravvento.
Con un comunicato sindacale diversi colleghi hanno lamentato un ambiente sempre più ostile, ormai totalmente stufo dei comportamenti inaccettabili della conduttrice nei confronti del suo team di lavoro da oltre dieci anni. Nella giornata di giovedì 1 dicembre il testo è stato appeso ai muri della sede di La7, gesto che ha scatenato l’ira della giornalista.
In questa pagina i lavoratori hanno espresso il totale disagio per la situazione, un’ambiente di lavoro diventato troppo pesante e come testimoniano alcuni retroscena emersi da fonti anonime il clima sarebbe ostile già da tempo. La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso è stata il licenziamento del quinto assistente di studio nel giro di poco tempo, tecnici che lavorano in studio da molto tempo e che si sono trovati disoccupati da un giorno a un altro, in preda al potere di onnipotenza della Merlina.
“Conta quanto riesci ad anticipare i suoi bisogni. Se non lo fai, se non riesci a tenerle testa lei ti chiama subumano, cretino o battendo le mani come se fossi il suo schiavo. Siamo sicuri che si farebbe problemi a licenziare una persona con tre figli che l’ha seguita per anni?”, racconta una fonte anonima.
Myrta Merlino e L’aria che tira
L’aria che tira è un programma di approfondimento politico che ha ottenuto negli ultimi anni importanti risultati in termini di auditel. Spesso la conduttrice si è rivolta al pubblico da casa ringraziandolo della fedeltà e dei dati ottenuti. Ha seguito l’evolversi della vita politica del Paese, con continui cambi di governo fino alla vicenda pandemica, con inviati e con testimonianze anche di gente comune.
La redazione si è spesso battuta per cause nobili, da dipendenti di fabbriche in cassa integrazione a persone che con il reddito di cittadinanza cercano un’occupazione senza trovarla fino a disperati che erano costretti a rivolgersi alla Caritas per avere un pasto dignitosi al giorno.
Uno spaccato d’Italia raccontato anche con la voce di direttori delle principali testate giornalistiche di carattere nazionale e di politici dei vari schieramenti per un confronto spesso cordiale e altre volte acceso.