Per Barbara D’Urso sono lontani i tempi in cui era la regina incontrastata degli ascolti televisivi, ecco i motivi del suo crollo, alcuni fisiologici ed altri additabili alla sua incapacità di adeguarsi al cambiamento
Sono lontani i tempi in cui Barbara d’Urso spopolava su Canale Cinque, riempiendo il palinsesto con le sue trasmissioni. A un certo punto si è persino cimentata in dirette quasi non stop nel giorno festivo, andando in onda la sera con Live – Non è la d’Urso e per tutto il pomeriggio con Domenica Live. A inizio della scorsa stagione i vertici di Mediaset hanno deciso, spinti dal calo drastico di ascolti, a un ridimensionamento massiccio della sua presenza sulla rete ammiraglia. I due programmi domenicali sono stati soppressi e la D’Urso si è dovuta accontentare della fascia settimanale del suo Pomeriggio Cinque e della retrocessione su Italia Uno per timonare La Pupa e il Secchione ma non riuscendo nell’esperimento. I personaggi trash che popolavano il salotto del suo studio hanno provocato solo indignazione da parte del fedele pubblico del reality che si riconosceva più nella linea del conduttore precedente Andrea Pucci.
Si arriva all’anno 2022. Carmelita continua a guidare Pomeriggio Cinque, ma per ora non c’è alcun altro progetto che Mediaset ha intenzione di cucirle addosso. La parabola discendente della 65enne campana è entrata nella sua fase più acuta. A testimonianza di questo il fatto che il suo, al momento, unico programma, si mantiene su ascolti appena sufficienti, ma è costantemente battuto dal concorrente La vita in diretta, condotta da Matano su Rai 1, che per anni è stato stracciato in termini di auditel.
La D’Urso ha provato ad apportare dei cambiamenti: più spazio all’informazione, stop alla presenza di opinionisti e di figure trash ma non ha sortito l’effetto sperato, finendo per snaturare il suo modo di fare TV. Di eterno non c’è nulla e che quindi i format subiscono l’usura del tempo, in questi anni la tv è cambiata e lei non è stata in grado di rinnovarsi, mantenendo sempre la stessa linea. Il trash all’ennesima potenza ha finito per stufare il pubblico da casa e allo stesso tempo ha finito per attribuire a Barbara la figura di una conduttrice non in grado di fare programmi con toni pacati e di parlare di argomenti socialmente impegnati, nonostante la volontà di affrontarli e di battersi per alcune battaglie molto sentite dall’opinione pubblica, come quella dei diritti civili.