Il cantante Al Bano, molto amato in Russia per gli indimenticabili concerti, ha cercato di convincere il presidente Vladimir Putin a interrompere l’invasione in Ucraina. Scopriamo insieme cosa ha scritto allo “Zar” della Russia.
La relazione tra Al Bano Carrisi e Vladimir Putin è cosa nota nell’ambiente della politica e dello spettacolo. Il cantante, ormai sulla soglia degli ottant’anni, è molto conosciuto in Russia, dove si è esibito con molti concerti. Tuttavia, da marzo 2022, la situazione è radicalmente cambiata.
Ci riferiamo infatti all’invasione della Russia in Ucraina che ha portato – con alcune eccezioni, quale Berlusconi – a prendere le distanze dalle amicizie di un tempo con lo “Zar” di tutte le Russie. Albano si è infatti impegnato in prima persona per interrompere la guerra, chiedendo a Putin di concludere quanto definisce una “truce follia”.
Specificatamente, per un’intervista a Medit-Magazine, ha ricordato di aver cantato per Putin ben cinque volte, ad esempio in occasione del compleanno dell’ultima moglie. Tuttavia, ha puntualizzato Albano che in precedenza aveva spesso definito la relazione con Putin un’amicizia, “Ci siamo visti a Verona, siamo stati insieme a Budapest, ci sono stati baci e abbracci, però da qui a parlare di amicizia ce ne passa“.
“Caro Putin, so che sei molto ‘impegnato’ in azioni che seminano solo drammi e distruzione e mi sembra anche di capire che non ci sia, da parte tua, alcuna intenzione di mettere un punto a questo grande atto di follia” ha scritto Al Bano.
“Ma io qualcosa sento il dovere di dirtela. Tu che sei il ‘grande’ Putin, tu che sei il capo di Stato ma che sei anche padre; tu che la sera hai la possibilità di andare a dormire nella tua casa, nel tuo letto, sicuramente con i tuoi figli, per un attimo, solo per un attimo, fermati a pensare a coloro i quali si vedono cadere addosso le bombe e che devono fuggire dalla propria casa. Pensa a quei bambini che avrebbero diritto alla vita e che, invece, sono costretti a conoscere la morte, senza avere la possibilità di viversi appieno il ‘disegno’ per cui sono venuti al mondo. Per un attimo, se ci riesci, pensa a questa drammatica verità“.
“Pensa ai dieci comandamenti che, al quinto, recita “non uccidere”: il buon Dio avrà pur voluto dire qualcosa!” puntualizza Al Bano, che poi conclude: “E poi, se ne sei capace – ed io so che ne sei capace – blocca questa truce follia che, prima di te, è già stata percorsa da Hitler, da Mussolini e da tanti altri. Fermati finché sei in tempo: il mondo ti ringrazierebbe“.