Geppi Cucciari non ha resistito al dolore e durante il racconto di una triste vicenda storica non ha potuto fare altro che reagire in questo modo
La conosciamo come una comica carica di ironia e sagacia, orgoglio sardo, una donna forte e decisa, in grado di far ridere anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Stiamo parlando di Geppi Cucciari, volto ormai stabile di diversi programmi di Rai 3, attrice teatrale, cabarettista e sapiente interprete dei nostri giorni anche in radio dove conduce Un giorno da pecora. Ma è anche una donna molto sensibile e a testimoniare questo è ciò che accaduto durante un episodio del suo nuovo show Che succ3de?.
Oggi ha 98 anni, ma i suoi ricordi sono ben saldi nella sua preziosissima memoria. “Prima portavo i cadaveri, poi ho lavorato alla stazione di Monaco, dove montavo i binari. Alla fine mi hanno sparato, ma sono sopravvissuta. La mia paura più grande? Di essere viva. Volevamo tutti morire, ma eravamo troppo vivi per poterlo fare perché avevamo paura del dolore, ma avremmo voluto morire tutti. Mi ha aiutato la forza di volontà, la forza del domani, la forza di essere liberata”, ha iniziato in collegamento televisivo. Al tempo Luciano, era finita lì come disertore dell’esercito.”. Davvero un esempio da seguire come è giusto ricordare la violenza subita da milioni di persone durante la Seconda Guerra Mondiale, soprattutto in un periodo storico in cui siamo di nuovo ripiombati in un conflitto che ha colpito l’Europa e rischia di assumere dei tratti assai più gravi e allargarsi ben oltre l’Ucraina. Anche durante Oggi è un altro giorno, programma di Rai 1 condotto da Serena Bortone, è stato ricordata Lucy e la sua vicenda, come è giusto trasmettere alle nuove generazioni messaggi di pace e integrazione, rispetto delle minoranze e delle diversità.