Valentina Persia, il lutto che l’ha sconvolta: aveva soltanto 43 anni
La comica romana Valentina Persia ha attraversato un periodo duro della propria esistenza, legato alla morte di una persona cara. Scopriamo insieme che cos’è successo.
Un momento di grave difficoltà, un lutto improvviso: è quanto ha colpito Valentina Persia, a seguito della morte del compagno Salvo avvenuta nel 2004.
La comica romana aveva infatti partecipato all’Isola dei Famosi, dove aveva conosciuto un architetto dalla Catania di nome Salvatore, simpaticamente abbreviato con ‘Salvo’. L’uomo era però morto all’improvviso: il cuore aveva ceduto, a soli 43 anni.
La rivelazione era giunta per l’intervista “Vieni da Me”, quando l’artista aveva confessato come aveva perso l’amato Salvo; tutto l’amore da lei professata e da lui manifestato non avevano potuto fare nulla a fronte di un male inguaribile, di un cuore malato. Eppure Valentina aveva affermato che, nonostante tutto, “sono stata amata tantissimo, e ho amato tantissimo”.
E’ nei momenti di grave difficoltà che emergono i reali amici; ed è stato questo il caso anche di Valentina Persia. La comica ricevette infatti l’aiuto dell’amico Leo Gullotta che la sostenne e soccorse in un periodo davvero duro della sua esistenza. Gullotta infatti la chiamò a lavorare con Bagagliano, permettendole di rientrare nella grande scena italiana.
Le difficoltà di una madre vedova: tutte le vicissitudini di Valentina Persia
Superato quel periodo difficile, Valentina Persia è divenuta madre, grazie alla fecondazione in vitro. E’ infatti ora madre di due bei gemelli, Carlotta e Lorenzo. Una maternità però difficile, considerando come l’abbia affrontata in piena solitudine. La Persia ha addirittura parlato di un vero e proprio “blackout psicologico”.
“Ho provato disagio – raccontava Valentina Persia parlando della maternità e dei figli a Domenica Live – ma c’è chi va anche oltre. Io pensavo di essere perfetta, ho sempre avuto l’istinto materno, avevo tanti nipoti e insegnavo alla materna. Ma quello che accade nel grembo materno non è calcolabile. Quando mi hanno messo i miei figli sulla pancia, ho cercato quella sensazione ma non tutte la avvertono”.
Una crisi superata grazie a tanto coraggio e l’aiuto di un esperto: “Ho capito che sono stata una brava madre, ho inciampato ma chi è che non è inciampato una volta nella vita? Li ho cresciuti da sola. Quando si cade, è il momento in cui si vive di più, quando risali, capisci che questo è essere donna. Mi hanno aiutato la famiglia di una mia amica e la psicoterapeuta che mi ha detto: ‘Devi fidarti di me, tu non sei depressa sei solo stanca’”.